Parole chiave del Giubileo: INDULGENZA
Come afferma il Papa, la tradizione degli anni giubilari è legata
alla concessione delle indulgenze in modo più largo che in altri
periodi. In tal senso, l'indulgenza è uno degli elementi costituivi
dell'evento giubilare. E' essenziale non distaccare mai l'indulgenza dal
contesto vitale del cammino di conversione dell'uomo peccatore che ritorna
a Dio e che da Lui riceve l'amore misericordioso, ossia l'amore che perdona
e rinnova. L'indulgenza non è qualcosa di automatico o di esteriore,
bensì qualcosa di interiore e di libero e responsabile. Non c'è
indulgenza là dove non c'è gesto profondamente personale del
pentimento del proprio peccato, della sua confessione sacramentale e della
riconciliazione con Dio. Ecco perchè la Chiesa pone fra le condizioni
per ottenere l'indulgenza la celebrazione del sacramento della Penitenza.
Non c'è nulla di magico nell'indulgenza: c'è piuttosto il
coinvolgimento consapevole e l'impegno del cristiano che vuole lasciarsi
riabbracciare dall'amore perdonante del Padre.
Fin dall'antichità, la Chiesa è stata fermamente convinta
che il perdono, concesso gratuitamente da Dio, implica come conseguenza
un reale cambiamento di vita, una progressiva eliminazione del male interiore,
con una reale purificazione della colpa, che appunto si chiama penitenza.
E' in questo contesto esistenziale della conversione che emerge il significato
dell'indulgenza: l'avvenuta riconciliazione con Dio non esclude la permanenza
di alcune conseguenze del peccato delle quali è necessario purificarsi.
Con l'indulgenza al peccatore pentito è condonata anche la pena temporale
per i peccati rimessi quanto alla colpa.
Come scrive il Catechismo della Chiesa Cattolica, "l'indulgenza si
ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di
sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore del cristiano
e gli dischiude il tesoro del meriti di Cristo e dei santi perchè
ottenga dal Padre delle misericordie la remissione del pene temporali dovute
per i suoi peccati". Il cristiano non è solo, ma in Cristo e
per mezzo di Lui la sua vita è meravigliosamente legata con la vita
di tutti gli altri cristiani: grazie a questa realtà si realizza
uno stupendo scambio di beni spirituali, e la santità dell'uno giova
all'altro. Questo è il tesoro della Chiesa nel quale confluisce la
ricchezza della redenzione di Cristo e le opere dei santi, che sono coinvolti
da Cristo stesso nella sua opera di salvezza.
Così compresa, l'indulgenza del Giubileo costituisce un dono della
misericordia del Padre, che ci viene incontro con la ricchezza della carità
di Cristo e dei suoi santi per aiutarci a proseguire con slancio il cammino
di conversione e di ritorno al Padre, e dunque per sostenerci nella liberazione
sempre più radicale dal peccato e dalle sue conseguenze, nella comunione
sempre più intima con Dio e nel servizio sempre più generoso
e disinteressato verso il nostro prossimo.