don Luca Ciotti
Parroco di Castelveccana, Domo,
Nasca e Porto Valtravaglia
nato a Varese il 28 agosto 1969
è stato ordinato sacerdote a Milano il 13
giugno 1998
Assistente ecclesiastico diocesano Settore Giovani
dell'Azione Cattolica Italiana (2007)
Assistente ecclesiastico diocesano Azione Cattolica
Ragazzi dell'Azione Cattolica Italiana (2008)
Assistente diocesano F.U.C.I. - Milano (2008)
Residente S. Giorgio al Palazzo - Milano (2008)
....
dall'8 settembre 2018 nuovo parroco delle quattro
parrocchie della Valtravaglia Castelveccana, Domo, Nasca e Porto
Dice di sé: " Sono prete dal 1998 e ho maturato la
mia vocazione attraverso il cammino nel mio oratorio e la possibilità
di diventare educatore ACR. L'incontro poi con un assistente dell'ACR mi
ha permesso di camminare più spedito e poi
il Signore mi ha
fatto il filo, è caparbio. Per un po' si resiste e poi ci si arrende!
Sono stato vicario parrocchiale presso la parrocchia S. Bernardo alla Comasina
a nord della città di Milano: un'esperienza proprio bella che ricordo
con molta gioia! Poi sono diventato Assistente ACR Giovani e Fuci dell'Azione
Cattolica Ambrosiana.
Ho la fortuna di stare moltissimo tra i giovani (e non capita certo a tutti)
e che giovani! Ma questo poi vale anche per il contatto con tanti adulti
e ragazzi: gente bella, che ha voglia di camminare, che chiede di essere
accompagnata nella fede. Inoltre la corresponsabilità con i laici
e la scoperta che il prete non è chiamato a fare tutto e a sapere
tutto. Uno sguardo largo su tutta la diocesi e non capita certo a tutti!
Però stare in una comunità ti permette di sentirti in famiglia
(non che l'AC non lo sia ma è molto più dispersiva, insomma
hai uno sguardo largo, ma ti manca una comunità di appartenenza).
E poi troppe riunioni: spesso ci perdiamo dentro mille parole, ma non abbiamo
il coraggio di spingerci in avanscoperte che forse sarebbero un regalo per
la Chiesa!
In tutto questo però mi accorgo che il Signore mi sta chiedendo di
affinare la mia fede non tanto su ciò che so fare quanto sul mio
amore per lui: insomma è un po' come se mi chiedesse di verificare
se sono più attaccato a lui o ai progetti a cui mi dedico".
Sul futuro suo e della Chiesa afferma: "... ci vuole uno slancio nuovo,
il coraggio di muoversi e giocare in attacco. Se noi saremo capaci di una
nuova apostolicità, entusiasti per la gioia del vangelo, l'Azione
cattolica potrebbe riprendere quota e far riprendere quota. Dentro questo
slancio c'è uno stile che mi piacerebbe poter costruire insieme ai
laici ed è quello di una chiesa capace di ascoltare (sogno un po'
di giovani che per un paio di anni siano disponibili a mettersi ad ascoltare
altri giovani in luoghi significativi della diocesi e a partire da questo
portino avanti cammini e spazi per accogliere e vivere nella conversazione).
In fin dei conti, credo che ci sia da fare una sola cosa oggi: far partire
gruppi e accompagnarli. Più che mai c'è bisogno non tanto
di operatori pastorali ma di laici che vivano da cristiani nelle varie situazioni
della vita sapendo di non essere soli ma fortemente sostenuti dal supporto
degli altri, dalla associazione".
In attesa dei nuovi, vicendevoli impegni, non resta che augurare ed augurarci:
"Buon cammino!".
(dal sito web dell'Azione Cattolica Milano)
La lettera del Vicario Episcopale
di Varese
ascolta l'omelia della
s. Messa del 28 dic 2021
con il saluto alle Suore di Villa Immacolata