Cappelle ed Edicole votive

 


LA CAPPELLA DI S.ANNA

(nella frazione di Saltirana, via per Porto)

Nella frazione di Saltirana esiste un'antica cappella dove autori ignoti hanno lasciato un pregevole affresco della Madonna con il Bambino, una statua di S. Anna ed un quadro di pregevole fattura.

Si celebra la festa il 26 luglio.


CAPPELLA DELLA MADONNA DELLE SETTE SPADE

(Via Ticinallo, Porto Valtravaglia)

E' chiamata così l'antica cappelletta dedicata alla Madonna Addolorata, che qui appare trafitta da sette spade. E' oggetto di continua devozione. Si trova in via Ticinallo.

La scritta: Aspicite et videte si est dolor similis (Guardate e vedete se c'è un dolore simile (al mio)


EDICOLA DELLA MADONNA DELLA SALUTE

(Via Altipiano, Porto Valtravaglia)


Il pittore Giovanni Clerici, milanese di origine ma Porto Valtravagliese di adozione, ha restaurato una vecchia edicola votiva situata in via Altipiano, proprio a ridosso della sua proprietà. La cappelletta è stata reintonacata e all'interno è stato posto un dolce ritratto della Madonna della salute ispirato ad un'opera classica di Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato (1605-1685).


CAPPELLA DELLA MADONNA DEL RIPOSO

(sentiero per S. Michele da Torre)


CAPPELLA DELLA MADONNA ADDOLORATA

(via Matteotti, Musadino)

   


CAPPELLA DELLA MADONNA

(via Castello, Porto Valtravaglia)


CAPPELLA DELLA MADONNA DI CARAVAGGIO

(via Fugino, Porto Valtravaglia)


CAPPELLA DELLA MADONNA

(via Mediavalle, Domo)


CAPPELLA DELLA MADONNA

(via Bonè, confine con Parrocchia di Nasca)


CHIESA DI S. CARLO

(nella frazione di Sarigo)


E' una piccola chiesa dedicata a S. Carlo. Costruita, pare, nel 1759 dai sacerdoti Giovanni e Giuseppe De Bonis, era di juspatronato della loro famiglia.


CHIESA DI S. MARTINO (demolita)

(nel cimitero della frazione di Saltirana)


Costruita certamente nell'XI secolo, fu consacrata dal vescovo Melchiorre, probabilmente il domenicano Melchiorre Crivelli, inquisitore a Milano e poi, dal 1544 al 1553, vescovo ausiliare di Ippolito II d'Este. Venne forse in Valtravaglia nel 1545, quando ne è documentata la visita pastorale a Brebbia.
Doveva essere una chiesa molto piccola e rustica.
Nel 1574, quando ci fu la visita pastorale di S. Carlo a Domo venne descritta con pareti grezze ma a pietre lavorate, senza porta.
Nel 1786 era interdetta e venne demolita.
Ne resta solo il campanile nel nuovo cimitero di Nasca, campanile che ripete la tipologia romanica, senza aver tuttavia la grazia di quello di S. Giorgio a Sarigo.

Attualmente dipende dalla Parrocchia di Nasca (Comune di Castelveccana)