In occasione del recente intervento di manutenzione straordinaria alla
copertura della chiesa di san Rocco (dicembre 2014) è stata anche
portata a terra la campana per sottoporla ad un necessario restauro. L'incarico
era stato affidato alla geom. Angela Riganti di Castelseprio che, prima
di effettuare un vero e proprio intervento di restauro, ha eseguito indagini
chimiche e stratigrafiche allo scopo di acquisire dati utili sia al successivo
lavoro di restauro sia al riconoscimento dei materiali e delle tecniche
esecutive del manufatto. Sono state effettuate opportune prove di pulitura,
al fine di consentire una corretta e reale valutazione dello stato di conservazione
delle superfici originali.
Sono stati sostituiti il batacchio e la ruota, mentre si sono conservati
i ferri di aggancio ed il supporto in legno, tutti restaurati e protetti
con appositi materiali resistenti al tempo.
Il risultato finale è stato eccellente e l'intervento ha permesso
di acquisire interessanti informazioni sulla campana, la cui fusione è
avvenuta 36 anni dopo la costruzione della chiesa. Era il 1633 quando l'antico
edificio veniva ampliato e trasformato così come lo vediamo oggi.
Anzitutto la dedica: "Ave Maria Gracia anno 1669"; poi le quattro
figure che adornano la parte centrale: la Madonna con il Bambino, san Rocco
con cane e bastone, sant'Ambrogio con mitria e flagello, il Cristo risorto
con la croce. Sotto la figura della Madonna appare una croce sormontata
da una corona.